La ragazza che doveva morire

La ragazza che doveva morire
David Lagercrantz

Marsilio, pubblicato nel Agosto 2019
409 Pagine

Dopo aver dato del filo da torcere ad alcuni degli uomini più potenti di Svezia, e non solo, Lisbeth Salander è scomparsa. Nessuno sa dove sia, neanche Mikael Blomkvist l'unico che potrebbe saperlo e che adesso ha bisogno del suo aiuto.
Mikael sta lavorando al caso di un senzatetto morto per una causa insolita, e nella cui tasca della giacca è stato trovato un biglietto con proprio il suo numero di telefono. Non è un fatto insolito, il giornalista è ormai un volto noto a tutti, ed è sommerso costantemente da telefonate. Ma cosa voleva farne quel senzatetto alcolizzato che continuava a parlare ai passanti di Johannes Forsell, ministro della difesa?
La storia porterà il lettore indietro nel tempo, sul monte Everest, che sarà la chiave per risolvere l'enigma, e nel frattempo Lisbeth Salander deve affrontare demoni ben più pericolosi del suo passato.

Sono passati dodici anni dalla prima pubblicazione in Italia di Uomini che odiano le donne, il primo di una delle più belle saghe noir, che ha avuto un successo mondiale e che ha avvicinato milioni di persone al thriller scandinavo.
La penna che ha scritto la conclusione di Millennium non è certo quella di Larsson. Si vede e si sente. Eppure Lagercrantz ci regala un degno finale per i nostri protagonisti, facendoci leggere una storia coinvolgente e appassionante.
A dispetto dei precedenti, in questo romanzo ho percepito poco di Mikael e soprattutto di Lisbeth. Peccato, mi sarebbe piaciuto uno spazio maggiore per le sue vicende, e per il suo modo di vivere la vita. Quello che ho sempre amato di Lisbeth è il suo essere controverso. È geniale e fuori da qualsiasi schema, il suo stile di vita è un gran caos, non ha mai sensi di colpa, ma è anche sempre dalla parte dei giusti e di chi non riesce a difendersi.
Mi è mancata un po' della sua personalità e del suo carattere, tuttavia non mi sento di sconsigliarne la lettura, anzi, Lagercrantz ci ha fatto un regalo, facendo vivere ancora due protagonisti imparagonabili.

La ragazza che doveva morire
David Lagercrantz

Marsilio, pubblicato nel Agosto 2019
409 Pagine

Dopo aver dato del filo da torcere ad alcuni degli uomini più potenti di Svezia, e non solo, Lisbeth Salander è scomparsa. Nessuno sa dove sia, neanche Mikael Blomkvist l'unico che potrebbe saperlo e che adesso ha bisogno del suo aiuto.
Mikael sta lavorando al caso di un senzatetto morto per una causa insolita, e nella cui tasca della giacca è stato trovato un biglietto con proprio il suo numero di telefono. Non è un fatto insolito, il giornalista è ormai un volto noto a tutti, ed è sommerso costantemente da telefonate. Ma cosa voleva farne quel senzatetto alcolizzato che continuava a parlare ai passanti di Johannes Forsell, ministro della difesa?
La storia porterà il lettore indietro nel tempo, sul monte Everest, che sarà la chiave per risolvere l'enigma, e nel frattempo Lisbeth Salander deve affrontare demoni ben più pericolosi del suo passato.

Sono passati dodici anni dalla prima pubblicazione in Italia di Uomini che odiano le donne, il primo di una delle più belle saghe noir, che ha avuto un successo mondiale e che ha avvicinato milioni di persone al thriller scandinavo.
La penna che ha scritto la conclusione di Millennium non è certo quella di Larsson. Si vede e si sente. Eppure Lagercrantz ci regala un degno finale per i nostri protagonisti, facendoci leggere una storia coinvolgente e appassionante.
A dispetto dei precedenti, in questo romanzo ho percepito poco di Mikael e soprattutto di Lisbeth. Peccato, mi sarebbe piaciuto uno spazio maggiore per le sue vicende, e per il suo modo di vivere la vita. Quello che ho sempre amato di Lisbeth è il suo essere controverso. È geniale e fuori da qualsiasi schema, il suo stile di vita è un gran caos, non ha mai sensi di colpa, ma è anche sempre dalla parte dei giusti e di chi non riesce a difendersi.
Mi è mancata un po' della sua personalità e del suo carattere, tuttavia non mi sento di sconsigliarne la lettura, anzi, Lagercrantz ci ha fatto un regalo, facendo vivere ancora due protagonisti imparagonabili.
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